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“…e quindi uscimmo a riveder le stelle”: il trekking in notturna

Un’esperienza emozionante da affrontare col giusto approccio.

Chi lo ha provato, poi non ne può più fare a meno, o comunque ne serba un ricordo indimenticabile. Le sensazioni sono amplificate, le emozioni vive, i sensi più attivi del solito. Durante un trekking in notturna, che sia estivo o invernale, è un nuovo modo di percepire il nostro essere dentro la natura quello che si scopre. Avanzare nel buio silenzioso di un bosco nel tepore di una serata estiva, col penetrante profumo di legno e pino che entra nelle narici, o vedere il vapore del proprio respiro salire verso il cielo, mentre il chiarore della luna si riflette sulla neve, sono solo alcune delle esperienze che si possono provare scegliendo di camminare la notte.

#Safetyfirst

Il trekking notturno è per tutti ma, come ci raccomandiamo sempre, come tutte le attività outdoor va praticato con coscienza e conoscenza delle proprie capacità e della propria preparazione sia fisica che teorica e usando tutte le cautele che ci permetteranno di vivere solo i lati positivi dell’esperienza.

Affidarsi ad una guida è sempre la scelta migliore

La scelta del sentiero dovrebbe ricadere su un percorso già praticato in precedenza durante il giorno, in modo da conoscerne in anticipo eventuali criticità. Se si volesse scegliere un sentiero mai visto prima, sarebbe meglio affidarsi ad una guida, che ci permetterà di vivere l’esperienza in tranquillità e con più consapevolezza del territorio.

Attenzione all’abbigliamento

Come per i trekking diurni, per l’abbigliamento il consiglio è quello di portare con sé uno strato termico in più nello zaino (sia in estate che in inverno, ovviamente di pesantezze differenti in base alla stagione) in modo da farsi trovare preparati in caso di irrigidimento della temperatura o di situazioni di emergenza.

Con l’attrezzatura giusta tutto è più semplice

I bastoncini saranno preziosi alleati anche di notte, mentre il pezzo in più, ma essenziale, dell’equipaggiamento necessario per un trekking di notte è la lampada frontale. Utilizzare una lampada frontale (portando sempre almeno un cambio di batterie nello zaino) ci consentirà, oltre che di illuminare in modo soddisfacente il sentiero davanti a noi, di avere le mani libere per tutta l’escursione e di poterle quindi usare per i bastoncini o per esplorare, attraverso il senso del tatto, la natura attorno a noi. Ne esistono di molto leggere e con diverse intensità luminose.

Altro must per le escursioni notturne è l’anti-zanzare: ricordiamo sempre di metterlo nello zaino.

L’orientamento in un’escursione notturna è un po’ più complicato rispetto ad un’uscita diurna. I segnali dei sentieri sono meno individuabili e i soliti punti di riferimento potrebbero non essere visibili. L’utilizzo di un GPS con la cartografia del territorio ci permetterà di sapere sempre dove ci troviamo e dove stiamo andando.

Buon divertimento!

Come abbiamo visto, sono pochi ed intuitivi gli accorgimenti da usare quando decidiamo di uscire a camminare la notte, ma ci permetteranno di vivere momenti magici: procedendo in silenzio e guardandosi bene attorno, non è inusuale scoprire di avere compagni di cammino inaspettati!

Scritto da
Team Mountain eXperience
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Scritto da Team Mountain eXperience

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